Deterrenza nucleare russa, scatta la paura: l'avvertimento di Lavrov
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Deterrenza nucleare russa, scatta la paura: l’avvertimento di Lavrov

Vladimir Putin

Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, avverte gli USA: possibili misure di deterrenza nucleare se missili a medio e corto raggio.

Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha lanciato un forte avvertimento agli Stati Uniti riguardo alla possibile adozione di misure di deterrenza nucleare. Durante un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa russa Ria Novosti, Lavrov ha esposto le preoccupazioni del Cremlino per il possibile dispiegamento di missili statunitensi a corto e medio raggio in Europa e Asia. Questa mossa, secondo Lavrov, costituirebbe una seria minaccia alla sicurezza nazionale della Russia e richiederebbe una risposta decisa.

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I missili della discordia

Lavrov ha menzionato la possibilità di abbandonare la moratoria unilaterale russa sul dispiegamento di missili a medio e corto raggio, una misura che la Russia aveva adottato in seguito al ritiro degli Stati Uniti dal Trattato INF (Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty). L’annuncio sottolinea la crescente tensione tra le due potenze e la potenziale escalation delle misure difensive e offensive.

L’attuazione da parte degli americani dei piani di dispiegamento di missili terrestri a medio e corto raggio non rimarrà senza la nostra reazione”, ha affermato Lavrov. Egli ha sottolineato che tali missili potrebbero coprire obiettivi strategici russi, compromettendo significativamente la sicurezza della nazione.

La presenza di missili statunitensi in Europa e nella regione dell’Asia-Pacifico, infatti, rappresenterebbe una sfida seria non solo per la Russia ma anche per i suoi alleati regionali come Bielorussia, Cina e Corea del Nord.

Lavrov ha ribadito che le decisioni riguardanti tali misure di risposta sono di competenza del presidente della Federazione Russa. Suggerendo che Mosca è pronta a rispondere in modo proporzionato a qualsiasi mossa americana che consideri minacciosa. Questa dichiarazione arriva in un momento di particolare tensione geopolitica, accentuata dalla guerra in Ucraina e dalle continue accuse reciproche tra Russia e Occidente.

Le implicazioni per la sicurezza globale

L’acquisto di missili da crociera a lungo raggio da parte della Polonia dagli Stati Uniti, con una gittata di mille chilometri, evidenzia ulteriormente l’incremento della capacità militare degli alleati Nato ai confini della Russia. Questi sviluppi, secondo Lavrov, sono visti come provocazioni che potrebbero portare a una pericolosa escalation.

Lavrov ha accusato apertamente gli Stati Uniti e la Nato di essere coinvolti nel conflitto ucraino e di supportare le azioni militari contro la Russia. Ha evidenziato che le esercitazioni congiunte tra Russia e Bielorussia sull’uso di armi nucleari non strategiche sono un avvertimento diretto alle potenze occidentali. Sottolineando le possibili conseguenze catastrofiche di un’ulteriore escalation nucleare.

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ultimo aggiornamento: 30 Maggio 2024 13:12

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